Ci sono tante, tantissime ricette per fare il croccante, con le mandorle, le nocciole, i pistacchi e persino le arachidi. C’è chi aggiunge il succo di limone e chi le scorzette di arancia. Comune denominatore di tutte è lo zucchero, che viene fatto caramellare e che aggiunto alla frutta secca scelta, diventa una vera leccornia. Qui nel mio paese, il croccante è una specialità che si chiama Copeta (fa pensare alla stella cometa…). La Copeta si prepara con due ingredienti nobili e unici, presenti nel nostro territorio, le noci e il miele. Le noci sono perlopiù “paesane” e il miele è quello nostrano, profumato di fiori di montagna. E’ tradizione da noi, che gli anziani, durante il periodo pre natalizio, rompano i gusci e preparino le noci per la copeta da li a venire. Mia nonna Maria e mia zia Carmela erano solite fare queste operazioni insieme, a volte con qualche anziana vicina di casa. Facevano sempre le solite chiacchiere di donne e a volte le discussioni diventavano molto animate! Il momento della preparazione della Copeta è di per se una festa! Anticipa il Santo Natale di qualche giorno e si sta tutti insieme, una sera, a sporcarsi e scottarsi col miele e a controllare che non ci siano gusci nel trito di noci. La Copeta è prerogativa degli uomini però. A casa mia la faceva mio nonno Mario e a casa di mio marito, mio suocero Gino. Ora la fa il mio papà e prima o poi coinvolgerò anche mio marito. Ovviamente, rappresenta un ottimo regalo per amici e parenti. Del resto, tutti sanno che agli orsi piace il miele!!
La Copeta
1 kg di noci tritate al coltello
600 g di miele millefiori
Mettere a scaldare il miele in una pentola capiente. Lasciarlo sobbollire fino a quando diventa color caramello. Per testare se è pronto, far cadere una goccia di miele bollente in ½ bicchiere di acqua fredda. Se il miele indurisce, diventando una pallina di caramello, è arrivato il momento. Buttare tutte le noci nel miele caldo e girare continuamente per non farle bruciare. La fiamma dev’essere di media intensità. Lasciar cuocere per 20 min. circa, girando sempre per non far attaccare il composto. Una volta cotto, il composto va versato su una spianatoia bagnata con acqua fredda o, meglio ancora, su un piano di marmo. Battere il croccante con il mattarello, bagnato anch’esso con acqua fredda, cercando di compattare e appiattire il tutto. Spianare ad un’altezza di circa ½ cm (ci vuole la forza di un uomo qui!) e tagliare in maniera obliqua, prima in una direzione e poi nell’altra, formando dei piccoli rombi. Mettere i rombi su un vassoio ricoperto di carta forno e conservare in un luogo fresco anche per 20 giorni.
There are a lot of nut brittle recipes around,made with almonds, hazelnuts, pistachios and even peanuts. Some people add lemon juice, while others add orange rind, but everybody uses sugar that is turned into caramel. When you add the nuts to the caramel, you obtain an absolutely luscious dessert! In my town, the nut brittle is a specialty called “Copeta”, and is made with walnuts and honey. The walnuts used come from local plants and the mountain honey is intensely scented. Traditionally, during this period, the elderly members of the family, brake the nuts and prepare them for the future Copeta. In my family, my grandmother Maria and my great-aunt Carmela, usually did this job together, along with some eldery neighbors. They spent this time chatting and sometimes even ended up argueing about something meaningless! The preparation of the brittle is a celebration before the celebration, few days before Christmas. The whole family gets together one evening and makes Copeta with sticky, honey covered hands. The younger members of the family usually control the chopped nuts, making sure there isn’t any hard shell. However, Copeta is made by the men of the family. When I was a kid, my grandfather Mario used to make it and in my husband’s home my father-in-law Gino did. Nowadays, my father makes Copeta and sooner or later I will obtain my husband’s participation. Obviously, Copeta makes a great gift for friends and family. Of course. Because everybody knows that bears love honey!!
Copeta
1 kg chopped walnuts (chopped into tiny pieces, possibly with a knife, not a food processor)
600 gr very flowery mountain honey
Warm up the honey in a pot and let it boil until it becomes the color of caramel. You can see if it’s ready by dropping a a little in some cold water. If it turns into a toffee ball, it’s ready! Put in the nuts now and (here’s the man power!) turn continuously, so the brittle doesn’ t stick to the bottom of the pot. Keep the heat medium and cook for approximately 20 minutes, turning constantly. Now put all the cooked brittle on a wet marble or wood counter (wet with cold water) and press it down with a wet rolling pin. Roll the brittle to ½ cm or a bit more, and cut into small square or diamond shaped pieces. Put the pieces on a tray lined with parchment paper and store in a cool place. Stores well for 20 days.
Cara Mary intanto complimenti sinceri per la nuova veste grafica: pulita, raffinata, giusta direi! E poi fammi dire che questo croccante mi sorprende e mi tenta, sia per la presenza delle noci che per l’utilizzo del miele. Tra i vari frutti secchi le noci sono quelle che preferisco, eppure non avevo mai pensato di poterci fare il croccante! Grazie per la dritta mia cara! 😉
Ciao Emanuela! Sono felice che ti piaccia la mia nuova veste grafica…è un regalo di mio figlio per il compleanno del blog. Anche a me piace tanto! Ho fatto delle ricerche negli anni passati e ho scoperto che questo tipo di croccante lo facciamo solo qui a Capistrello…nemmeno i paesi limitrofi lo fanno allo stesso modo. E’ IL dolce delle feste qui e non manca in nessuna famiglia. Se ti piace il miele e ti piacciono le noci non puoi non apprezzare questa specialità! Grazie di cuore carissima e un abbraccio forte, Mary
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2 Commenti
Emanuela
17 Dicembre 2014 a 11:39 amCara Mary intanto complimenti sinceri per la nuova veste grafica: pulita, raffinata, giusta direi! E poi fammi dire che questo croccante mi sorprende e mi tenta, sia per la presenza delle noci che per l’utilizzo del miele. Tra i vari frutti secchi le noci sono quelle che preferisco, eppure non avevo mai pensato di poterci fare il croccante! Grazie per la dritta mia cara! 😉
unamericanatragliorsi
17 Dicembre 2014 a 9:49 pmCiao Emanuela! Sono felice che ti piaccia la mia nuova veste grafica…è un regalo di mio figlio per il compleanno del blog. Anche a me piace tanto! Ho fatto delle ricerche negli anni passati e ho scoperto che questo tipo di croccante lo facciamo solo qui a Capistrello…nemmeno i paesi limitrofi lo fanno allo stesso modo. E’ IL dolce delle feste qui e non manca in nessuna famiglia. Se ti piace il miele e ti piacciono le noci non puoi non apprezzare questa specialità! Grazie di cuore carissima e un abbraccio forte, Mary