Quando penso a l’Aquila ciò che mi viene subito in mente sono le belle passeggiate fatte nel centro storico, ad ammirare le tante antiche chiese e palazzi. Per una come me, abituata a considerare “antica” una casa di settanta anni (sapete, gli USA sono una terra giovane!), una città medievale con la bellezza e il fascino dell’Aquila rappresentava una ricchezza unica e riempiva i miei occhi ad ogni scorcio, tanto da farmi venire le vertigini! Un altro ricordo vivo nella mia mente è quello dei pacchi natalizi che mia nonna materna ci spediva in America ogni anno…quello che aspettavamo più di tutto erano i torroni Nurzia…una delizia aquilana inimitabile e ineguagliabile. Questo vuole essere un piccolo contributo per ricordare L’Aquila come era, con la speranza che possa tornare ai suoi antichi fasti! Le mie pappardelle le dedico a questa città, che tra le tante bellezze e bontà, ci regala uno zafferano tra i più pregiati.
Pappardelle alla ricotta e zafferano per 3 persone
300 gr di pappardelle fresche
100 gr di guanciale tagliato a striscioline
olio e.v.o
250 gr di ricotta di pecora
sale
pepe
parmigiano grattugiato
2 gr di zafferano
Mettere a bollire l’acqua per le pappardelle. Nel frattempo, in una padella larga o una wok, mettere un po’ d’olio e.v.o con il guanciale. Soffriggere su fiamma bassa, finché il guanciale non diventa leggermente croccante, poi spegnere il fuoco. In una bacinella, mettere la ricotta, il sale, il pepe, il parmigiano e lavorare a crema con una forchetta. Mettere da parte. Quando l’acqua bolle, salarla e buttare le pappardelle. Togliere un po’ dell’acqua di cottura per sciogliere lo zafferano. Aggiungerlo alla crema di ricotta. Cuocere le pappardelle al dente e scolarle. Metterle dentro la padella con il guanciale, aggiungere la crema di ricotta e zafferano e mescolare delicatamente. Se necessario, aggiungere un po’ di acqua di cottura per mantecare.
When I think about L’Aquila, I think about the wonderful walks I took in the historic part of the city, looking at all the ancient churches and buildings. For someone like me, who thought that a seventy year old house was historic (you know, the USA is a young nation!), this fascinating medievel city was amazingly overwhelming! Another memory I have linked to L’Aquila is the Christmas package that my grandmother used to send us every year when we were children. What we awaited most was the “torrone Nurzia” an absolutely delicious Italian treat that has no equals in the world, and it is made in L’Aquila. Today, I would like to remember L’Aquila the way it was before the earthquake, hoping that it may return to its magnificent beauty. These pappardelle are dedicated to this city, because among its many beauties and excellent foods, it gives us one of the best saffrons!!
Pappardelle with ricotta and saffron for 3 servings
300 gr freshly made pappardelle
100 gr cheek lard cut into small pieces
extra virgin olive oil
250 gr sheep ricotta
salt
pepper
grated parmigiano
2 gr saffron
Put some water to boil for the fresh pasta. Meanwhile, put some olive oil in a pan or wok and add the cheek lard. Sauté until the lard becomes slightly crunchy. Put aside. In a bowl, put the ricotta, some salt and pepper and some grated parmigiano. Whisk it all together and put aside. When the water boils, add some salt and the pappardelle. Take some of the water you’re cooking the pasta in and use it to dissolve the saffron, then add it to the ricotta mixture. When the pasta is “al dente”, drain it and put it into the pan with the cheek lard. Add the ricotta-saffron mixture and stir gently. If necessary, add some of the pasta’s water to make the pappardelle creamier.
Non dimenticate il prossimo appuntamento con ” L’Abruzzo in Tavola “, domani 7 aprile, fate un salto al blog di Emanuela ” paneburroealici ” ….
Meravigliose queste pappardelle, con lo zafferano piu` pregiato del mondo, che qui chiamano L’Aquila saffron. Lo si trova raramente, e solo gli chef piu` rinomati riescono sempre ad averlo per primi. Io cerco di comprarlo ogni volta che vengo in vacanza in Italia: purtroppo non riesco sempre a trovarlo, ma accetterei volentieri un pacchettino inviato di tanto in tanto. L’Aquila, una citta` bellissima, un gioiello agli occhi degli esperti di arte, e non solo. Speriamo che a 5 anni dalla tragedia del terremoto del 5 aprile, lo stato ed il governo inizino davvero a fare qualcosa per riportarla a splendere come una volta, puntellamento dopo puntellamento, pietra dopo pietra. Un augurio che il suo splendore torni ad abbagliarci di nuovo: che la citta` possa risollevarsi, e con essa la meravigliosa gente che vive li e che lotta ogni giorno perche` non diventi una memoria sbiadita.
Grazie Giulia, le tue parole sono sempre piene di sensibilità…Condivido le tue stesse speranze nei confronti di questa città bellissima…speriamo davvero che non venga dimenticata ne abbandonata! Le mie emozioni belle legate all’Aquila, mi permettono di guardare avanti in modo positivo e di vedere uno spiraglio di luce in tanto buio… Grazie anche per i tuoi gentilissimi complimenti che mi danno tanto entusiasmo ed energia positiva!! Un fortissimo abbraccio, Mary
Lo spero anche io Mary, soprattutto per i suoi meravigliosi abitanti. Per me era necessaria solo una piccola scusa per andare a L’Aquila. Un paio di scarpe a Mazzitti, e via: partivo con l’autobus blu dell’Arpa e mi facevo il corso dalla fontana luminosa fino giu` all’ISEF 10 volte. Di L’Aquila ho ricordi bellissimi: ci ho fatto parecchi corsi educativi, ci hanno studiato e vissuto le mie sorelline, ed anche i tuoi fratellini, oltre e Gigi ed Ildina. Mauro ha tanti amici di L’Aquila, che fortunatamente ancora vediamo quando ci riuniamo insieme per mangiare una pizza, quando torniamo in vacanza. Meraviglia artistica che persino Sgarbi aveva definito indescrivibile. Una preghiera per tutte le vittime, e una luce di speranza che possa risorgere dalle ceneri, e con essa tutte le citta` in Italia che sono state colpite dal terremoto. Bellissimo il tuo post, perche` L’Aquila ha una tradizione gastronomica antichissima, che merita di essere messa in prima pagina. Un fortissimo abbraccio a te ed alle tue lettrici che hanno vissuto in prima persona questo grande dolore.
Sì, è stato un dolore ed è ancora un dolore l’Aquila. A distanza di anni è ancora terribile. A distanza di anni tu invece ricordi ancora i sapori di quei regali italiani… Le tue pappardelle sono da golosi, buone e saporite ! Complimenti !
Una mia carissima amica è nata in quella parte di Abruzzo così colpita e ogni volta che penso a cosa può aver significato per le persone che hanno vissuto quel dramma mi si stringe il cuore… la sola idea di perdere la casa, perdere affetti – perdere tutto – mi annienta… ma meno male che i ricordi belli non li abbatte niente e nessuno, sono uno squarcio di sole anche quando sentiamo freddo… e tu il sole lo hai messo anche in questo primo piatto, lo zafferano è l’oro della tavola… 🙂
Grazie Francesca, per la tua presenza da me e per le tue parole 🙂 Speravo proprio di trasmettere le mie emozioni positive legate a L’Aquila. Con tutto il dolore che c’è dentro questa città, forse rischio di sembrare banale o superficiale a ricordare il suo antico splendore e il torrone e lo zafferano…ma io sono questa…sono quella che guarda avanti positiva, almeno il più delle volte… Voglio cogliere insegnamento ed esperienza dal passato e voglio cercare di costruire il futuro prendendo forza dalle emozioni belle, che se lo vogliamo, non ci abbandonano mai… Bacioni e buona settimana cara, Mary
E’ un dolore vedere L’Aquila e i paesi limitrofi distrutti dove ho passato gran parte delle mie estati e ho cari amici. Spero che si faccia qualcosa. In quanto risotti e fettuccine ho mangiato il famoso e prezioso Zafferano della piana di Navelli, è unico!
Hai ragione Mary , vedere l’Aquila ancora in quelle condizioni fa male al cuore , mi dispiace molto per gli abitanti che hanno perso i loro ricordi , speriamo bene ……..complimenti per questa deliziosa e invitante ricetta ……un abbraccio grande
anche io ricordo l’Aquila come era, ci sono stata credo oltre 10 anni fa, il centro era bellissimo e spero tanto ritorno com’era! Pappardelle assolutamente appetitose, un abbraccio SILVIA
buone le tue pappardelle, e speriamo che tutto torni presto alla normalità sia in Abruzzo che in Emilia, con la speranza che disastri simili non accadano più!! 🙁
Ciao Mary! Credo che per chi come me ha vissuto in prima persona l’esperinza del terremoto all’Aquila e sempre complicato pronunciarsi su questo argomento! Difficile trovare le parole, a distanza di 5 anni! Certo che la prelibatezza dei nostri prodotti e la bellezza dei nostri luoghi è indiscutibile!…come la bontà del tuo piatto! Un abbraccio cara, trascorri una bella settimana!
Ti capisco bene Emanuela…mio figlio studiava all’Aquila a quei tempi e ha vissuto tutto il periodo delle varie scosse…la fortuna ha voluto che “quella” domenica sera lui non era ripartito. Mia nipote, anche lei studentessa lì, si è salvata per miracolo…quanto dolore! Per fortuna però, che ci sono anche i ricordi belli e sono quelli che ci fanno andare avanti e che ci fanno sperare in un futuro migliore. Grazie carissima e buona settimana anche a te, Mary
Ho visitato l’Aquila la prima volta 10 anni fa, e poi successivamente altre volte sempre in compagnia di un amico del posto a farmi da Cicerone. In quei giorni terribili era a Londra per lavoro, ma la casa dei suoi genitori è andata distrutta. Ricordo che al telefono mi diceva “Vorrei che fosse successo a me, alla mia casa. Loro sono anziani e hanno perso tutto. Difficile ricominciare per chi ha più di 70 anni.” Certe ferite restano per sempre e chi come me non ha vissuto certe esperienze può solo provare ad immaginare. C’è un’immagine fissata nella mia mente… ero incinta all’epoca e partorii poco più di un mese dopo: una mamma che abbraccia suo figlio nel tentativo estremo di salvarlo e alla fine se ne vanno insieme. Da brividi. Un abbraccio forte a te e a tutta la meravigliosa gente dell’ Aquila.
Purtroppo a L’Aquila c’è ancora tanto dolore, ma sono certa che tornerà di nuova a vivere…gli abruzzesi sono forti, tenaci e fieri e non si abbatteranno!! Io mi sente inerme davanti a tanta sofferenza ed è per questo motivo che ho voluto ricordare le mie emozioni belle legate a L’Aquila. Mi danno la forza di sperare! Grazie cara per le tue parole…Un abbraccio anche a te e a presto, Mary
ci sono stata solo una volta a L’Aquila tanti anni fa e… sono rimasta incantata! speriamo davvero che ritorni allo splendore di prima! Maryyyy… e queste pappardelle? mamma mia che boneeeee! con guanciale e ricotta un piatto tutto gusto! un bacione
Mary, semplicità, bontà e tradizione la fanno da padrona nella ricetta di queste pappardelle buonissime.Le stesse qualità che ho sempre incontrato nella gente d’Abruzzo che ho il piacere di frequentare:)) Un abbraccio
Mary, carissima! Davvero bello il tuo omaggio a L’Aquila. Questo piatto profuma anche attraverso lo schermo, o è la mia fame a giocarmi brutti scherzi? 😉 Spero la tua sia stata una Pasqua serena! Ti abbraccio forte e ti faccio i miei complimenti per la nuova veste del tuo blog!
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44 Commenti
MauroandGiulia V.
6 Aprile 2014 a 4:12 pmMeravigliose queste pappardelle, con lo zafferano piu` pregiato del mondo, che qui chiamano L’Aquila saffron. Lo si trova raramente, e solo gli chef piu` rinomati riescono sempre ad averlo per primi. Io cerco di comprarlo ogni volta che vengo in vacanza in Italia: purtroppo non riesco sempre a trovarlo, ma accetterei volentieri un pacchettino inviato di tanto in tanto.
L’Aquila, una citta` bellissima, un gioiello agli occhi degli esperti di arte, e non solo. Speriamo che a 5 anni dalla tragedia del terremoto del 5 aprile, lo stato ed il governo inizino davvero a fare qualcosa per riportarla a splendere come una volta, puntellamento dopo puntellamento, pietra dopo pietra. Un augurio che il suo splendore torni ad abbagliarci di nuovo: che la citta` possa risollevarsi, e con essa la meravigliosa gente che vive li e che lotta ogni giorno perche` non diventi una memoria sbiadita.
Mary
7 Aprile 2014 a 8:28 amGrazie Giulia, le tue parole sono sempre piene di sensibilità…Condivido le tue stesse speranze nei confronti di questa città bellissima…speriamo davvero che non venga dimenticata ne abbandonata! Le mie emozioni belle legate all’Aquila, mi permettono di guardare avanti in modo positivo e di vedere uno spiraglio di luce in tanto buio… Grazie anche per i tuoi gentilissimi complimenti che mi danno tanto entusiasmo ed energia positiva!! Un fortissimo abbraccio, Mary
MauroandGiulia V.
8 Aprile 2014 a 3:26 amLo spero anche io Mary, soprattutto per i suoi meravigliosi abitanti. Per me era necessaria solo una piccola scusa per andare a L’Aquila. Un paio di scarpe a Mazzitti, e via: partivo con l’autobus blu dell’Arpa e mi facevo il corso dalla fontana luminosa fino giu` all’ISEF 10 volte. Di L’Aquila ho ricordi bellissimi: ci ho fatto parecchi corsi educativi, ci hanno studiato e vissuto le mie sorelline, ed anche i tuoi fratellini, oltre e Gigi ed Ildina. Mauro ha tanti amici di L’Aquila, che fortunatamente ancora vediamo quando ci riuniamo insieme per mangiare una pizza, quando torniamo in vacanza. Meraviglia artistica che persino Sgarbi aveva definito indescrivibile. Una preghiera per tutte le vittime, e una luce di speranza che possa risorgere dalle ceneri, e con essa tutte le citta` in Italia che sono state colpite dal terremoto. Bellissimo il tuo post, perche` L’Aquila ha una tradizione gastronomica antichissima, che merita di essere messa in prima pagina. Un fortissimo abbraccio a te ed alle tue lettrici che hanno vissuto in prima persona questo grande dolore.
Maira
6 Aprile 2014 a 4:36 pmBuonissima!!! A vedere quella cremosità mi è venuto un languorino!!!
Maira
Mary
7 Aprile 2014 a 8:11 amGrazie Maira e buona settimana cara!! A presto, Mary
Gabry B
6 Aprile 2014 a 6:15 pmUna pasta ricca appetitosa e profumata, che delizia con lo zafferano e la ricotta di pecora.
Mary
7 Aprile 2014 a 8:12 amGrazie Gabry, è veramente semplicissima e deliziosa!! Baci, Mary
Rossella
6 Aprile 2014 a 8:47 pmSì, è stato un dolore ed è ancora un dolore l’Aquila. A distanza di anni è ancora terribile.
A distanza di anni tu invece ricordi ancora i sapori di quei regali italiani… Le tue pappardelle sono da golosi, buone e saporite ! Complimenti !
Mary
7 Aprile 2014 a 8:15 amGrazie Rossella cara 🙂 Sono una inguaribile nostalgica…Mi auguro davvero che il mio capoluogo torni presto a risplendere!! Un bacio, Mary
~ Inco
6 Aprile 2014 a 9:47 pmche bontà queste tagliatelle!!
Spettacolare.
Inco
Mary
7 Aprile 2014 a 8:16 amGrazie mille Incoronata, sei gentilissima!! Baci, Mary
Francesca P.
6 Aprile 2014 a 9:50 pmUna mia carissima amica è nata in quella parte di Abruzzo così colpita e ogni volta che penso a cosa può aver significato per le persone che hanno vissuto quel dramma mi si stringe il cuore… la sola idea di perdere la casa, perdere affetti – perdere tutto – mi annienta… ma meno male che i ricordi belli non li abbatte niente e nessuno, sono uno squarcio di sole anche quando sentiamo freddo… e tu il sole lo hai messo anche in questo primo piatto, lo zafferano è l’oro della tavola… 🙂
Mary
7 Aprile 2014 a 8:09 amGrazie Francesca, per la tua presenza da me e per le tue parole 🙂 Speravo proprio di trasmettere le mie emozioni positive legate a L’Aquila. Con tutto il dolore che c’è dentro questa città, forse rischio di sembrare banale o superficiale a ricordare il suo antico splendore e il torrone e lo zafferano…ma io sono questa…sono quella che guarda avanti positiva, almeno il più delle volte… Voglio cogliere insegnamento ed esperienza dal passato e voglio cercare di costruire il futuro prendendo forza dalle emozioni belle, che se lo vogliamo, non ci abbandonano mai… Bacioni e buona settimana cara, Mary
Ornella Camatta
6 Aprile 2014 a 11:38 pmCremose ed invitanti queste tagliatelle! E speriamo veramente che L’Aquila possa rinascere dalle sue ceneri come la fenice.
Mary
7 Aprile 2014 a 8:19 amGrazie Ornella, anch’io lo spero tanto…!! Un bacione e buona settimana, Mary
Fr@
7 Aprile 2014 a 9:42 amE’ un dolore vedere L’Aquila e i paesi limitrofi distrutti dove ho passato gran parte delle mie estati e ho cari amici. Spero che si faccia qualcosa.
In quanto risotti e fettuccine ho mangiato il famoso e prezioso Zafferano della piana di Navelli, è unico!
Mary
7 Aprile 2014 a 10:18 amE’ vero Francesca, c’è tanto dolore a L’Aquila e anch’io condivido la tua speranza…Grazie cara, per le tue parole..Un forte abbraccio e a presto, Mary
Elisa Ciarlantini
7 Aprile 2014 a 11:02 amSperiamo davvero che l’Aquila possa rinascere..molto bello il tuo post e le pappardelle…..che dire, deliziose!
Mary
7 Aprile 2014 a 4:08 pmGrazie Elisa, lo spero tanto anch’io… Grazie di cuore per essere passata da me!! Baci, Mary
Maria
7 Aprile 2014 a 11:44 amHai ragione Mary , vedere l’Aquila ancora in quelle condizioni fa male al cuore , mi dispiace molto per gli abitanti che hanno perso i loro ricordi , speriamo bene ……..complimenti per questa deliziosa e invitante ricetta ……un abbraccio grande
Mary
7 Aprile 2014 a 4:10 pmGrazie di cuore Maria…Speriamo che non succedano più tragedie come queste…Un abbraccio e a presto, Mary
sississima
7 Aprile 2014 a 1:35 pmanche io ricordo l’Aquila come era, ci sono stata credo oltre 10 anni fa, il centro era bellissimo e spero tanto ritorno com’era! Pappardelle assolutamente appetitose, un abbraccio SILVIA
Mary
7 Aprile 2014 a 4:07 pmL’Aquila era meravigliosa Silvia, sono felice che tu l’abbia potuta apprezzare!! Grazie carissima per la tua gentile presenza!! Un abbraccio, Mary
Valentina Profumo di cannella e cioccolato
7 Aprile 2014 a 1:54 pmbuone le tue pappardelle, e speriamo che tutto torni presto alla normalità sia in Abruzzo che in Emilia, con la speranza che disastri simili non accadano più!! 🙁
Mary
7 Aprile 2014 a 4:05 pmLo spero davvero tanto anch’io Valentina… Grazie di cuore per essere passata da me e per le tue parole! A presto, Mary
La mia famiglia ai fornelli
7 Aprile 2014 a 2:52 pmbuonissime! questa me la segno!!
Mary
7 Aprile 2014 a 4:04 pmGrazie mille, sono felice che vi siano piaciute!! A presto, Mary
Emanuela - Pane, burro e alici
7 Aprile 2014 a 3:07 pmCiao Mary! Credo che per chi come me ha vissuto in prima persona l’esperinza del terremoto all’Aquila e sempre complicato pronunciarsi su questo argomento! Difficile trovare le parole, a distanza di 5 anni!
Certo che la prelibatezza dei nostri prodotti e la bellezza dei nostri luoghi è indiscutibile!…come la bontà del tuo piatto!
Un abbraccio cara, trascorri una bella settimana!
Mary
7 Aprile 2014 a 4:02 pmTi capisco bene Emanuela…mio figlio studiava all’Aquila a quei tempi e ha vissuto tutto il periodo delle varie scosse…la fortuna ha voluto che “quella” domenica sera lui non era ripartito. Mia nipote, anche lei studentessa lì, si è salvata per miracolo…quanto dolore! Per fortuna però, che ci sono anche i ricordi belli e sono quelli che ci fanno andare avanti e che ci fanno sperare in un futuro migliore. Grazie carissima e buona settimana anche a te, Mary
Sabrina Rabbia
7 Aprile 2014 a 4:00 pmmolto invitanti queste pappardelle, da provare!! ciao Sabrina
Mary
7 Aprile 2014 a 9:16 pmGrazie Sabrina, sei gentilissima!! Baci, Mary
valentina-latte dolce fritto
7 Aprile 2014 a 4:25 pmHo visitato l’Aquila la prima volta 10 anni fa, e poi successivamente altre volte sempre in compagnia di un amico del posto a farmi da Cicerone. In quei giorni terribili era a Londra per lavoro, ma la casa dei suoi genitori è andata distrutta. Ricordo che al telefono mi diceva “Vorrei che fosse successo a me, alla mia casa. Loro sono anziani e hanno perso tutto. Difficile ricominciare per chi ha più di 70 anni.” Certe ferite restano per sempre e chi come me non ha vissuto certe esperienze può solo provare ad immaginare. C’è un’immagine fissata nella mia mente… ero incinta all’epoca e partorii poco più di un mese dopo: una mamma che abbraccia suo figlio nel tentativo estremo di salvarlo e alla fine se ne vanno insieme. Da brividi. Un abbraccio forte a te e a tutta la meravigliosa gente dell’ Aquila.
Mary
7 Aprile 2014 a 9:25 pmPurtroppo a L’Aquila c’è ancora tanto dolore, ma sono certa che tornerà di nuova a vivere…gli abruzzesi sono forti, tenaci e fieri e non si abbatteranno!! Io mi sente inerme davanti a tanta sofferenza ed è per questo motivo che ho voluto ricordare le mie emozioni belle legate a L’Aquila. Mi danno la forza di sperare! Grazie cara per le tue parole…Un abbraccio anche a te e a presto, Mary
Donaflor
7 Aprile 2014 a 6:55 pmci sono stata solo una volta a L’Aquila tanti anni fa e… sono rimasta incantata!
speriamo davvero che ritorni allo splendore di prima!
Maryyyy… e queste pappardelle? mamma mia che boneeeee! con guanciale e ricotta un piatto tutto gusto!
un bacione
Mary
7 Aprile 2014 a 9:17 pmCiao Milena, spero anch’io che L’Aquila torni al suo splendore…Grazie di cuore per i tuoi complimenti, sei un tesoro! Baci, Mary
angela bartolomeo
7 Aprile 2014 a 10:16 pmMary, semplicità, bontà e tradizione la fanno da padrona nella ricetta di queste pappardelle buonissime.Le stesse qualità che ho sempre incontrato nella gente d’Abruzzo che ho il piacere di frequentare:))
Un abbraccio
Mary
9 Aprile 2014 a 12:02 pmGrazie Angela, sei molto gentile!! A presto, Mary
LaRicciaInCucina
8 Aprile 2014 a 4:02 pmMaryyyyy!!! Che spettacolo queste pappardelle! Sembrano una “finta carbonara” :-)))) (senza uova!!)
Complimenti! Un bacione
Mary
9 Aprile 2014 a 12:03 pmQuanto sei gentile cara…grazie di cuore!! Baci, Mary
Daiana Molineris
8 Aprile 2014 a 5:13 pmSolo a guardare il piatto mi viene ‘na fameeeee….. :PPP
Bravissima Mary,un bacione a presto e felice serata
Mary
9 Aprile 2014 a 12:04 pmGrazie di cuore dolcissima Daiana!! A prestissimo! Mary
La cucina di Esme
8 Aprile 2014 a 10:54 pmquesto piatto mi fa venire fame anche a quest’ora è semplice veloce e gustoso, praticamente perfetto!
baci
Alice
Mary
9 Aprile 2014 a 12:04 pmSei un tesoro Alice…grazie davvero!! Baci, Mary
Vanessa
7 Aprile 2015 a 12:43 pmMary, carissima! Davvero bello il tuo omaggio a L’Aquila. Questo piatto profuma anche attraverso lo schermo, o è la mia fame a giocarmi brutti scherzi? 😉 Spero la tua sia stata una Pasqua serena! Ti abbraccio forte e ti faccio i miei complimenti per la nuova veste del tuo blog!