
La Crostata di Solina con composta di mele cotogne è il mio contributo abruzzese al tema “scopriamo i cereali locali” per la rubrica l’Italia nel Piatto.
Buon inizio novembre amici lettori! Eccoci al consueto appuntamento con la rubrica L’Italia nel Piatto, che per questo mese ha come tema “scopriamo i cereali locali“. Per rappresentare l’Abruzzo, ho preparato una Crostata di Solina con composta di mele cotogne, un dolce squisito, che racchiude i profumi tipici della mia terra e quel gusto genuino e rustico che la caratterizza. Chi mi segue da un po’ sa che amo la farina di grano Solina. Uso questa farina tantissimo in cucina, soprattutto per preparare la pasta fatta in casa, il pane e i lievitati salati come la pizza. La Solina però si può usare anche per fare i dolci. E’ perfetta per preparare dolci semplici, dal sapore schietto e come diciamo noi “paesano”. Si presta idealmente ad essere usata per crostate, ferratelle e biscotti, a cui conferisce senza dubbio più carattere!
Il grano Solina, un cereale di antica tradizione, che veniva coltivato in Abruzzo già nel XVI secolo.
Il grano Solina è un cereale autoctono abruzzese, da cui si ricava una particolare farina di frumento a basso contenuto di glutine. I primi terrazzamenti e appezzamenti montani in cui si coltivava il Solina risalgono al XVI secolo e in passato, la coltivazione di questo grano tenace e resistente alle basse temperature, serviva a garantire i pasti alla famiglia. La zona caratteristica di coltivazione del grano Solina è intorno al Gran Sasso, soprattutto sul versante aquilano. Cresce bene tra i 600 e i 1400 mt di altitudine e resiste anche sotto la neve. E’ un tipo di cereale che da il meglio di sè proprio in altitudine e con le temperature più fredde. Viene coltivato ormai anche in altre zone dell’Abruzzo, come la Marsica e vanta il marchio di Presidio Slow Food.

Abruzzo, terra ricca di cereali antichi autoctoni, alcuni riscoperti solo qualche anno fa.
Per il tema di questo mese, ho scelto di preparare una Crostata con farina di Solina, perchè questo grano tipico nostrano è sicuramente il cereale più diffuso e comunemente usato, ma non è l’unico. L’Abruzzo è ricco di cereali antichi autoctoni e negli ultimi anni, per fortuna, ne sono stati riscoperti diversi. Tra i grani teneri oltre al Solina abbiamo le varietà Rosciola, Bianchetta, Frassinese, Casorella e Belvedere. Per quanto riguarda i grani duri ci sono le varietà Saragolla, Senatore Cappelli, Ruscìa e Marzuolo. Da non dimenticare il granturco, molto usato nella mia regione per polenta, pani tradizionali e pizze rustiche.
La Crostata di Solina con composta di mele cotogne è la mia idea di dolce abruzzese. Come le amate ferratelle, questo tipo di dolce ha pochi fronzoli, ma ha tanto gusto ed è perfetto in qualsiasi momento della giornata. Si prepara in pochi minuti e si può usare qualsiasi confettura o marmellata, largo alla fantasia! Il mio unico consiglio è di usarne una con pochi zuccheri aggiunti, non troppo dolce, perché solo così riuscirete ad apprezzare appieno il sapore verace della crostata.
Vediamo insieme come preparare la Crostata di Solina
Una crostata rustica e genuina, dai sapori e profumi abruzzesi. In una ciotola mescolate insieme l'uovo, il tuorlo, lo zucchero, il sale, la buccia grattugiata e l'olio, usando una forchetta oppure una frusta a mano. Incorporate gradatamente la farina e il lievito. Mescolate prima con una forchetta e poi lavorate la frolla con le mani, fino ad ottenere un panetto omogeneo che non attacca alle mani. Spianate 2/3 della frolla ad uno spessore di circa 4 o 5 mm e con questa rivestite uno stampo da crostata ben imburrato e infarinato. Pareggiate i bordi e riempite con la composta o confettura scelta. Con la frolla rimasta, fate delle strisce da mettere sopra, per creare il classico intreccio da crostata. Cuocete in forno preriscaldato a 180° per 30-40 minuti o fino a leggera doratura della crostata. La composta di mele cotogne è tipica in Abruzzo, ma potete sostituirla con un'altra a vostro gusto. Sceglietene una non troppo dolce per non rovinare il gusto rustico e genuino della crostata di Solina. La composta che ho usato io è stata fatta da mio fratello, con le mele cotogne dell'albero di papà.Crostata di Solina con composta di mele cotogne
Ingredienti
Procedimento
Note

Serena vita a tutti e alla prossima ricetta,
Mary
Non perdetevi le altre proposte della rubrica, che trovate qui sotto!
Valle d’Aosta: Farinata di segale
Piemonte: Polenta di furmentìn con salsa ai porri
Liguria: Bernardo di Ventimiglia
Lombardia: Il riso in cagnone
Trentino-Alto Adige: Schlutzkrapfen – Mezzelune tirolesi
Veneto: Torta di riso ai profumi mediorientali (con riso del delta del Po)
Friuli-Venezia Giulia: Paparot – Minestra di polenta e spinaci friulana
Emilia-Romagna: Risotto alla modenese
Toscana: Torta di farro della Garfagnana
Umbria: Zuppa di farro e patate
Marche: Zuppa di zucca e farro
Lazio: Supplì di farro
Molise: Pannocchio, panettoncino al mais di Campobasso
Campania: Pane con farina tipo 1 da grano tenero “Autonomia” del beneventano.
Puglia: Grano all’arrabbiata con funghi cardoncelli
Basilicata: I cereali nella cucina lucana
Calabria: Riso di Sibari ai sapori di Calabria
Sicilia: Spaghetti di Tumminia con Cavolfiore e Olive Nere
Sardegna: Risotto ai funghi porcini, salsiccia secca sarda e Casizolu su Pistoccu di Montresta
17 Commenti
Natalia Piciocchi
2 Novembre 2021 a 3:21 pmChe bella questa crostata, a me non vengono mai così perfette!!!! Mi piace molto la base di questo dolce, deve essere leggera e salutare. La proverò con la mia composta di mele cotogne: quest’anno ne ho prodotto una quantità industriale!!!!! Baci.
unamericanatragliorsi
6 Novembre 2021 a 6:08 pmGrazie di cuore per i complimenti Natalia, sono felicissima che ti piaccia! Sono certa che le tue crostate siano splendide, come tutto quello che fai!
Un abbraccio,
Mary
Piccolalayla - Profumo di Sicilia
2 Novembre 2021 a 8:12 pmPosso averne una fetta? Bellissima e deliziosa! A presto LA
unamericanatragliorsi
6 Novembre 2021 a 6:09 pmVieni Laura, ti aspetto a braccia aperte! Grazie mille!
Un abbraccio,
Mary
Elena
2 Novembre 2021 a 9:38 pmil grano di Solina è una vera eccellenza e questa tua crostata una vera chicca, sia per la farcitura che per la decorazione… bravissima!
unamericanatragliorsi
6 Novembre 2021 a 6:09 pmTi ringrazio tanto Elena, sei davvero gentilissima!
Un abbraccio,
Mary
zia Consu
7 Novembre 2021 a 6:24 pmSai bene che con le crostate, mi prendi sempre per la gola..ma questa frolla deve essere sublime! Adoro l’uso delle farine di grani antichi, soprattutto nella pasticceria secca!
Assaggerei (e probabilmente farei anche il bis) della tua deliziosa creazione!
unamericanatragliorsi
8 Novembre 2021 a 5:58 pmSiamo in sintonia Consu, anch’io adoro le farine ricavate da grani antichi e adoro le crostate! Grazie infinite tesoro!
Baci,
Mary
unamericanatragliorsi
8 Novembre 2021 a 5:58 pmSiamo in sintonia Consu, anch’io adoro le farine ricavate da grani antichi e adoro le crostate! Grazie infinite tesoro!
Baci,
Mary
Marina
8 Novembre 2021 a 8:54 amMi impegnerò a cercare questa farina, perché mi incuriosisce tanto. Ottima la tua crostata Mary! un abbraccio
unamericanatragliorsi
8 Novembre 2021 a 5:57 pmQuando verrai da me, te la farò trovare Marina! Grazie mille!
Un abbraccio a te,
Mary
sabrina
8 Novembre 2021 a 5:50 pmNon conosco questo grano, l’aggiungo alla lista dei prodotti da provare assolutamente!
Per quanto riguarda la crostata invece, che dire: per me hanno un fascino particolare, sanno di casa, di genuinità, di tradizione, trasmettono amore.
unamericanatragliorsi
8 Novembre 2021 a 5:56 pmSono d’accordo con te Sabrina, le crostate sanno proprio di casa! Grazie di cuore!
Baci,
Mary
Daniela
8 Novembre 2021 a 9:32 pmIo amo tantissimo la crostata e mi piace così, senza tanti fronzoli, ma con prodotti d’eccellenza!
Bravissima, una proposta meravigliosa.
Un bacio
Tina
10 Novembre 2021 a 7:24 amQuesto grano di Solinas mi ha incuriosito. La crosta é perfetta senza bisogno di dirlo
carla emilia
10 Novembre 2021 a 3:07 pmCiao Mary eccomi finalmente a godere della tua meravigliosa crostata, è un piacere per gli occhi e immagino quanto sia buona 🙂 bacione
Elisa
30 Novembre 2021 a 2:30 pmChe buona che dev’essere!!!